Sono polpettine costituite da frattaglie varie e carne di suino: fegato nero, polmone, carnetta e grasso di gola. Le frattaglie sono impastate ed avvolte nell’omento del maiale.
Le Frisse sono grandi come una noce e pesano circa 50 grammi. Contengono, cuore e lingua lessati, fegato sbollentato, pasta di salsiccia e carne magra.
Le Grive, grandi poco più di un’albicocca, hanno un peso di circa 100 grammi ed un impasto composto da carne magra, fegato e cervello di maiale.
Le frattaglie e le carni sono tritate più o meno finemente. All’impasto si aggiungono uova, sale, pepe, spezie varie, bacche di ginepro e formaggio Parmigiano. Le polpette così ottenute si insaccano nell’omento del maiale e passate leggermente nella farina bianca o gialla, affinché non si attacchino le une alle altre. Alcuni aggiungono uvetta, lasciata a bagno nel vino per una notte, o zucchero.
Rappresentano un salume povero, dalle origini remote, con cui si valorizzano i sottoprodotti della macellazione del suino.
Le Frisse e le Grive sono consumate fresche, fritte in padella e possono essere componenti del fritto misto alla piemontese. In passato venivano fritte con lo strutto o il burro. Sono prodotte tradizionalmente a livello artigianale e non industriale, anche a causa del loro sapore particolarmente accentuato, ed utilizzate per autoconsumo o nei ristoranti.
ESP – I Salumi d’Italia – L’Espresso
REG – Prodotti Agroalimentari Tradizionali – Regione Piemonte
REP – Piemonte: il Fascino della Via Francigena – Repubblica
TCI – Turismo Gastronomico in Italia – Touring Club Italiano