I sanguinacci sono dei salsicciotti di piccole dimensioni, con una lunghezza di 12-15 cm e diametro di 4-5 cm, di colore scuro, per la presenza di sangue, privo di muffe di superficie.
Il profumo è delicatamente speziato, il sapore intenso, ma con note di dolce. Si tratta di un insaccato povero, preparato con rifilature di maiale, patate (in alternativa riso o pane) e sangue. Altro elemento fondamentale nella caratterizzazione del prodotto è l’utilizzo di sangue nella proporzione del 10%. La dose delle spezie è variabile. Il preparato viene poi miscelato con circa il 10% di sangue. Segue l’insaccatura, preferibilmente in budello di maiale. Il prodotto così ottenuto viene insaccato e viene consumato fresco dopo cottura.
Il sanguinaccio con riso e con pane è caratteristico delle zone risicole e di pianura.
La disponibilità di patate, nelle zone montane, e in particolare in Valsesia, ha fatto sì che il sanguinaccio con patate diventasse un prodotto tipico delle zone alpine (si pensi per esempio ai sanguinacci valdostani che a seconda della disponibilità di patate o barbabietole potevano contenere l’uno o l’altro ortaggio). Il sanguinaccio con riso e con pane è caratteristico delle zone risicole e di pianura.
I sanguinacci sia cotti che stagionati vengono consumati come antipasto semplicemente con il pane.
REG – Prodotti Agroalimentari Tradizionali – Regione Piemonte
TCI – Turismo Gastronomico in Italia – Touring Club Italiano