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Il celebre Giandujotto è un cioccolatino a forma di spicchio o barchetta rovesciata, avente una pezzatura variabile tra 8 – 12 grammi. Gli ingredienti sono: cacao, zucchero e le famose nocciole tonde gentili del Piemonte. Il suo colore bruno varia a seconda delle miscele di cacao utilizzate, mentre la caratteristica forma deriva da antichi sistemi di lavorazione. Agli inizi, la lavorazione era completamente manuale. Ora la produzione si articola nelle seguenti fasi: dosaggio e miscelazione delle materie prime; raffinazione, per rendere fine e vellutato l’impasto grezzo; eventuale concaggio, per conferire al cioccolato una maggiore cremosità ed un aspetto vellutato; temperaggio per ottenere la corretta cristallizzazione del burro di cacao ed avere un prodotto stabile in fase di conservazione; modellato per fare assumere al cioccolatino la sua caratteristica forma a spicchio rovesciato. L’idea di amalgamare al cioccolato le nocciole tostate e tritate venne a Michele Prochet, pioniere del settore dolciario piemontese.
Il Giandujotto di Torino è stato il primo cioccolatino commercializzato incartato.

Menzionato da

REG – Prodotti Agroalimentari Tradizionali – Regione Piemonte