Adriano Olivetti (Ivrea, 11 aprile 1901 – Aigle, 27 febbraio 1960) è una tra le figure più influenti del Novecento. Imprenditore straordinario, intellettuale e politico, innovatore delle scienze sociali e precursore dell’urbanistica. Figlio di Camillo Olivetti (fondatore della Ing. C. Olivetti & C., la prima fabbrica italiana di macchine per scrivere) e Luisa Revel, apparteneva a un’importante famiglia borghese di Ivrea di origini ebraiche.
Tra il 1930 e il 1960 ha condotto la fabbrica di macchine per scrivere del padre ai vertici del successo mondiale e all’avanguardia dell’innovazione tecnologica.
Il suo progetto di riforma della società in senso comunitario, articolato intorno al rispetto della dignità della persona umana, ai valori della cultura, all’utilizzo delle opportunità del progresso tecnologico per la costruzione di un mondo spiritualmente più elevato, è oggi riconosciuto come una tra le realizzazioni più attuali e avanzate del secolo scorso.