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L’Ansainta ha consistenza morbida, spugnosa con alveolatura finissima e regolare se l’impasto viene fatto con pasta madre; più compatta e con alveolatura più irregolare se preparata con lievito di birra. Appena sfornata sprigiona un gradevolissimo profumo di brioche con sentori di burro e note agrumate da far venire l’acquolina in bocca.

Originariamente si prendeva un pezzo di pasta di pane e vi si aggiungeva un poco di burro e zucchero, giusto per accontentare i bambini quando si panificava. Successivamente è diventato un autentico dolce. Numerose testimonianze delle persone più anziane nate e vissute a Cigliano attestano che quando si panificava nei forni comuni delle varie frazioni di tutto il paese, venivano preparate Ansente per tutte le famiglie. Le Ansente erano il dolce di un tempo, consumate prevalentemente a colazione intingendole nel latte. Secondo le testimonianze, a partire dal dopoguerra e sino agli anni 60 del secolo scorso, venivano prodotte in grande quantità da ogni panetteria. Successivamente, con la grande disponibilità di dolci da colazione forniti dalla grande industria, la produzione è scesa in picchiata. Negli ultimi anni, invece, con la ricerca di prodotti freschi e genuini, è nuovamente aumentata la richiesta di Ansente da parte dei consumatori ciglianesi e dei paesi limitrofi.

L’origine del nome Ansenta deriva quasi certamente da “ansagnt”, che nel dialetto piemontese di Cigliano significa “pezzo di pasta lievitato”. E’ un dolce ottimo per colazione e per merenda. In primavera, era il dolce tipico da portare nella cesta quando si facevano le merende nei prati.

Menzionato da

REG – Prodotti Agroalimentari Tradizionali – Regione Piemonte