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Informazioni Dettagliate

Carlo Giuseppe Guglielmo Botta (San Giorgio Canavese, 6 novembre 1766 – Parigi, 10 agosto 1837) è stato uno storico e politico italiano suddito del Regno di Sardegna, naturalizzato francese.

Bambino prodigio, studiò medicina all’Università di Torino laureandosi a vent’anni. Considerato un sovversivo dal governo sardo, fu arrestato la sera del 27 maggio 1794 e tradotto il 28 dello stesso mese nel carcere militare di Acqui; rilasciato nel 1795, emigra in Francia, dove si arruola come chirurgo nell’armata di Napoleone.

Nel 1799 fece parte del Governo provvisorio della Nazione Piemontese istituito dopo la fuga del re Carlo Emanuele IV e nel 1801 fu uno dei triumviri insieme con l’anatomista Carlo Giulio e Carlo Bossi; sostenne l’indipendenza e l’unità nazionale italiana.

Con il ritorno dei Savoia in Piemonte nel 1814, si ritirò a vita privata ma, per sfuggire alla persecuzione del governo sabaudo, fu costretto a rifugiarsi in Francia, assumendone anche la cittadinanza.

Nel 1817 divenne rettore dell’Università di Rouen, carica perduta nel 1822 a causa di ingerenze clericali.

Nel 1824 pubblica l’opera più importante, la Storia d’Italia dal 1789 al 1814, che a Firenze, nel 1830, vince il concorso bandito dall’Accademia della Crusca, in cui esprime il suo favore verso il riformismo illuminato dei Lorena del Granducato di Toscana.

Morì in completa povertà.