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Le frittelle di Carnevale sono costituite da palline irregolari, dorate, generalmente delle dimensioni di una grossa castagna con un interno morbidissimo e dal caratteristico odore di pane dolce fritto. Conosciute con vari nomi, dalle “Castagnole” del torinese, alle “Brottie” tipiche della Val Formazza, al di là della ricorrenza del Carnevale sono, per la semplicità di realizzazione, molto diffuse e caratteristiche delle vallate piemontesi.
Sono conosciute e prodotte da tempo immemore, sempre con gli stessi ingredienti, cioè farina, zucchero, burro, uova e latte o acqua, e quasi sempre sono aromatizzate con vaniglia o scorza di limone. La cottura in olio dell’impasto porta ad un prodotto gradevole e leggero.

Le frittelle di Carnevale si consumano tal quali, spolverizzate con zucchero semolato o a velo. Possono essere accompagnate con cioccolata calda. Esprimono al meglio le loro caratteristiche organolettiche se consumate appena fritte. Nelle ricette antiche queste frittelle erano normalmente cotte nello strutto, e non nell’olio d’oliva. Tra i principali nomi regionali ricordiamo anche “Fricieu”.

Menzionato da

REG – Prodotti Agroalimentari Tradizionali – Regione Piemonte