Il Grissino Stirato è caratterizzato da un colore dorato, da un aroma fragrante e da un sapore delicato. E’ estremamente friabile, croccante ed è vuoto all’interno. Gli ingredienti sono: farina di grano tenero 0 oppure 00, acqua, lievito e sale. Secondo alcuni panificatori, nel prodotto tradizionale, non dovrebbero essere presenti grassi di origine animale e vegetale (Valli di Lanzo e delle Valli Chisone e Germanasca), secondo altri, invece, il grissino stirato tradizionale potrebbe anche contenere strutto oppure olio e strutto (Torino). Le fasi della panificazione del grissino comprendono l’impasto della farina con gli ingredienti, la preparazione della forma (stiramento), la lievitazione durante la quale si lasciano riposare gli “stirati” e la cottura in forno a temperatura che varia tra i 200/250°C. Un tempo, i forni impiegati erano tutti a legna, attualmente sono sostituiti da quelli elettrici. Per ottenere gli “stirati” si parte da liste di pasta lunghe 10 centimetri e larghe circa 3 che vengono allungate tirandole lentamente ai capi, per circa 1,50 metri. Il termine grissino deriva da “grissia” o “gherssa” ossia il pane, un tempo a forma allungata e stretta, usato in tutto il Piemonte.
CMT – Paniere dei Prodotti Tipici Provincia di Torino – Città Metropolitana di Torino
EDT – Piemonte – Lonely Planet EDT
REG – Prodotti Agroalimentari Tradizionali – Regione Piemonte
TCI – Turismo Gastronomico in Italia – Touring Club Italiano