Le miasse dell’alto eporediese sono sottili e croccanti cialde rettangolari a base di farina di granoturco grandi quasi quanto un foglio da lettera che vengono cotte su apposite piastre, riscaldate sul fuoco del camino. La versione valsesiana prevede invece l’impiego di farina di grano tenero e sono cotte fra due ferri rotondi uniti da una cerniera. Una volta cotte le miasse di mais vengono farcite con “salignon” mentre quelle valsesiane generalmente prevedono una farcitura con salumi e formaggi o con confetture.
Le miacce, miasse o miasce o amiasc hanno origini Walser e oltre che in Piemonte si preparano anche nella Valle del Lys, conosciuta anche come Valle di Gressoney. Un riferimento alle miasce si trova ne “La guerra di Andorno”, una cronaca di Biella scritta in latino nel 1488 da Giacomo Orsi di Candelo (Biella). In passato, erano spesso cucinate nelle famiglie come sostitutivo del pane.
Le miacce, miasse o miasce o amiasc vanno servite molto calde. Nell’Alto Canavese, vengono solitamente accompagnate da due formaggi tipici della zona: il salignon o il mortret o murtret . Le miacce valsesiane tradizionalmente si farciscono con salumi e formaggi, ma attualmente si consumano anche farcite con confetture, panna e frutta o creme al cioccolato.
REG – Prodotti Agroalimentari Tradizionali – Regione Piemonte
TCI – Turismo Gastronomico in Italia – Touring Club Italiano