Informazioni Dettagliate

L’edificazione di Palazzo d’Oria risale al ‘500, con i Provana di Leinì.
Acquisito dai Savoia, passò ai D’Oria a seguito di permuta con il Principato di Oneglia. Fu poi trasformato in “delizia” di caccia, con un appartamento riservato al Duca Carlo Emanuele II.
Interventi successivi mutarono la fisionomia del Palazzo, sul modello delle dimore sabaude.
Il percorso museale di Palazzo D’Oria, sede anche di prestigiose mostre temporanee, comprende ora la Sala Consiliare (già Salone delle Cerimonie) la Quadreria dei Marchesi D’Oria, con ritratti delle famiglie D’Oria e le sale auliche adiacenti con i ritratti della famiglia Gontery, e le restaurate sale al piano superiore: la Sala dell’Affresco e il suo atrio (dove un tempo era ospitata l’anagrafe), in cui si possono ammirare affreschi di notevole pregio una ricca Biblioteca Storica con volumi pregevoli e pergamene risalenti al XIV secolo, l’appartamento di Carlo Emanuele II e inoltre possibile seguire il percorso museale multimediale ospitato nella Biblioteca Storica e nella camera di Carlo Emanuele, grazie al quale è ora possibile “sfogliare” digitalmente alcuni dei volumi più preziosi del Fondo D’Oria.

I visitatori di Palazzo D’Oria potranno recarsi anche a visitare le tombe dell’omonima famiglia, nella cappella all’interno del vicino Duomo di San Giovanni (che nel 2019 ha festeggiato i suoi 700 anni).

Menzionato da

CDC – Comuni del Canavese