Il prosciutto è ricavato dalle masse muscolari della coscia del maiale sottoposte a salagione e cottura. Con la tipica forma “a cuore”, al taglio si presenta di colore rosato caratteristico, contornato o meno dal grasso di copertura della regione della coscia.
La coscia viene tagliata, disossata, modellata, lavata e posta in una salamoia, dalla composizione variabile a seconda del produttore e della zona di produzione, costituita da spezie ed erbe aromatiche tipiche del luogo di produzione. Alcuni produttori aggiungono alla salamoia anche essenze di frutta per addolcire il sapore e l’aroma del prodotto finito.
La cottura avviene generalmente a vapore dopo aver posto il prodotto in uno speciale stampo metallico. In passato avveniva in acqua bollente.
Anche se attualmente i prosciutti cotti, soprattutto quelli di migliore qualità, sono confezionati con una materia prima analoga a quella destinata alla preparazione dei prosciutti crudi, la loro origine è da ricondurre all’esigenza di utilizzare in altro modo le cosce di suino non idonee, per vari motivi, ad essere sottoposte a stagionatura.
Il prodotto ha mantenuto il termine “prosciutto” in comune con quello crudo, pur essendo differente la tecnica di lavorazione, non andando incontro, come quest’ultimo, al prosciugamento durante la stagionatura.
REG – Prodotti Agroalimentari Tradizionali – Regione Piemonte
TCI – Turismo Gastronomico in Italia – Touring Club Italiano