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Per raggiungere il Santuario incorniciato dai boschi, bisogna salire 444 gradini ma la fatica è pienamente giustificata dalla bellezza del complesso religioso.

Il Santuario si trova a Forno Alpi Graie, frazione di Groscavallo, a 1340 metri di quota.

La cappella originaria fu edificata nel 1631 per volere di Pietro Garino in seguito ad un’apparizione della Vergine Maria in quel luogo.

Era l’anno 1629 quando Pietro Garino si recò con altri due compagni in pellegrinaggio alla vetta del Rocciamelone; nei pressi della piccola cappella che custodiva l’’icona della Madonna trovò due quadretti che raffiguravano la Vergine di Loreto e san Carlo Borromeo, gli agenti atmosferici avevano un po’ logorato i quadri e il Garino pensò di portarli a valle e restaurarli per poi riportarli sul Rocciamelone l’’anno successivo.

L’’uomo era originario della frazione Forno ma abitava a Torino dove lavorava e affidò i quadri a un bravo pittore.

Giunse il 1630 e ormai ovunque imperversava la peste, il Garino che si era rifugiato a Forno si recò un giorno a prendere i quadri che aveva lasciato a Torino e in attesa di riportarli sulla vetta li depositò in un cassettone.

Con grande stupore, Garino scorse i due quadretti sulla punta di un albero, si inginocchiò e da buon credente iniziò a pregare e vide apparire la Vergine Maria.

La Madonna lo raccomandò di comunicare al parroco di chiedere ai fedeli di essere più timorati di Dio, solo in quel modo lei avrebbe potuto ottenere la cessazione della peste, detto questo lo benedì e scomparve. La notizia si sparse, ma inutile dire come il parroco pretendesse qualcosa in più per credere, allora decise di celebrare la messa dove c’era stata l’apparizione e disse al Garino di portare i quadretti.

Il Garino quel mattino prese la chiave e aprì il cassettone ma i quadri erano nuovamente scomparsi, corse subito ad avvisare il parroco ma nel frattempo tra i paesani si era creato un gran fermento e qualcuno aveva visto i due quadri sulla rocca dell’’apparizione, allora la gente salì in processione per onorare la Madonna.

Dopo la benedizione della Cappella nel 1632, i pellegrini aumentarono e l’edificio non era adeguato ad accogliere un numero così elevato di fedeli.

Nel 1750 vengono iniziati i lavori per un primo ampliamento poi interrotti e riniziati nel 1757.

Nel 1843 vengono completati i lavori che rendono il Santuario allo stato attuale.

Menzionato da

TCI – Piemonte – Touring Club Italiano