Nel 1897 a Chiaverano si costituì la Società Filodrammatica grazie all’iniziativa del maestro Bonaventura Bertagnolio, che diede le idee e la carica necessarie perché in quell’anno a Chiaverano si costruisse un teatro.
I lavori cominciarono prendendo in prestito 8000 lire e ne uscì un fabbricato rettangolare con una balconata sul fondo, un palcoscenico e un certo numero di panche. L’impianto è un esempio atipico di teatro classico all’italiana se si considera come classico il periodo conseguente all’Unità d’Italia.
Fra gli anni ’30 e gli anni ’50 grazie alla collaborazione del dottor Enea Riccardino, animatore della vita sociale e culturale di Chiaverano, il teatro fu abbellito, ridipinto e arricchito. Negli anni seguenti fu animato da una compagnia composta essenzialmente da giovani di Chiaverano che, sotto la guida di registi, diedero vita a vere e proprie stagioni teatrali.
Chiuso negli anni ’70 per ragioni di sicurezza, il teatro è stato negli ultimi anni ristrutturato ed è tornato all’antico splendore.
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