Il campanile medioevale di Santo Stefano, con i suoi quasi mille anni di esistenza, è l’unica testimonianza rimasta di uno dei più antichi luoghi di culto eporediesi: il complesso abbaziale benedettino di Santo Stefano.
La torre campanaria a pianta quadrata sorgeva a fianco di una chiesa romanica e apparteneva al complesso abbaziale dei monaci benedettini, fondato nel 1044 cui furono assegnati diversi beni che rimase in attività sino alla fine del Quattrocento, quando iniziò il suo inesorabile declino. A partire dal ’500 il complesso abbaziale ha subito una graduale demolizione che ha risparmiato solo la torre campanaria.
Nel 1558 il governatore francese maresciallo de Brissac ordina la distruzione di una parte del complesso; due secoli più tardi il conte Perrone, per ampliare il suo giardino privato, completa l’opera di demolizione risparmiando solo il campanile.
Oggi il campanile ha uno sviluppo di sei piani suddivisi in altrettante campiture da archetti pensili e lesene. Il piano iniziale presenta delle aperture a feritoia mentre i successivi tre piani hanno: il secondo ancora feritoie, il terzo monofore e il quarto bifore su tutti i lati. Al quinto e sesto piano è evidente una riduzione di altezza, cessa la lesena centrale, compare una trifora più bassa delle bifore sottostanti. L’ornamento dell’edificio è costituito da lesene angolari e intermedie fino al quarto piano, un fregio marcapiano a denti di sega in mattoni a vista, archetti pensili affilati nei primi piani e più tozzi nei piani superiori.
Palazzo Giusiana è uno storico edificio della città di Ivrea
Vige incertezza circa il periodo di costruzione del palazzo. Tuttavia, si presuppone che esso si sia sviluppato a partire da una casatorre quattrocentesca in seguito fortemente alterata verso la fine del XVI secolo e l’inizio del XVII secolo, come testimonierebbero le forme tardorinascimentali che caratterizzano gran parte della struttura.
Si può ragionevolmente affermare che la famiglia dei Perrone di San Martino fu la prima proprietaria del palazzo e la sua probabile committente.Il palazzo appartenne ai Perrone sino al 1799.
Dopo aver ospitato per alcuni giorni Napoleone Bonaparte nel 1800, il palazzo divenne durante la dominazione francese sede della prefettura del Dipartimento della Dora.
La proprietà passò quindi brevemente alla famiglia Garda, quindi ai Giusiana, di cui porta tutt’oggi il nome.
L’edificio ha ospitato quasi ininterrottamente dalla fine del XIX secolo sino alla metà degli anni 2010 il tribunale di Ivrea.
EDT – Piemonte – Lonely Planet EDT
TCI – Torino e il suo Territorio – Touring Club Italiano